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Che la vicinanza con la Natura generi uno stato di benessere è facilmente intuitivo, ma per avere una valenza scientifica e non ridurre la questione a mera filosofia è necessario un corretto studio di popolazione.

L’associazione inversa tra il verde e la mortalità per tutte le cause è stata ampiamente dimostrata da una revisione scientifica pubblicata su “The Lancet Planetary Health” che ha evidenziato come la presenza di aree verdi sia un determinante sociale della Salute. La revisione ha preso in esame ben 8 milioni di individui provenienti da Australia, Canada, Cina, Italia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti e li ha seguiti nel tempo.

Uno studio di questo genere è complesso dal momento che è difficile identificare chiaramente uno specifico meccanismo per cui il verde diminuisce la mortalità; di fatto, però, le possibili determinanti sono:

  • un incremento dell’attività fisica stimolata dalla presenza di aree verdi (per il 2%)
  • l’attenuazione dell’inquinamento atmosferico, dell’inquinamento acustico e delle ondate di calore
  • la riduzione dello stress ed il miglioramento nella capacità di rilassarsi.

In merito a quest’ultimo fattore, la riduzione dello stress psicosomatico è dovuta all’effetto positivo che il contatto con la natura genera. La presenza di aree verdi incrementa, inoltre, la coesione sociale che a sua volta è un determinante nella riduzione dello stato di stress emotivo.

Ultimo, ma non ultimo, la funzione immunitaria risulta correlata agli spazi verdi; una delle ricerche della revisione suddetta ha identificato un’associazione tra il contatto con le foreste e le risposte immunitarie, compresa l’espressione delle proteine antitumorali.

Risulta evidente, pertanto, come il contatto con il verde ed il rispetto dell’ambiente non può e non deve essere esclusivamente un’ideologia ma una responsabilità sociale, politica e sanitaria.

 

Dott.ssa Elena Maria Bisi

 

Categorie: Eco Coaching