Ben ritrovati lettori di vecchia e nuova data! Sono stata assente per un po’, causa trasloco con tutti gli annessi e connessi. Ebbene, anche una semplice Biologa può effettuare qualche cambiamento e subirne il caos che ne deriva. Nonostante ciò, e in qualche misura in forza di questo evento, ho macinato e metabolizzato qualche spunto. Vivere in prima persona i cambiamenti permette di comprendere meglio quello che si consiglia alle persone; cambiare (che sia casa o stile di vita o lavoro o abitudini) è un processo che segue delle precise fasi: la decisione del cambiamento in primis, poi il “lavoro fisico” del cambiamento (nel mio caso montaggio, trasporto e smontaggio degli scatoloni), il lavoro mentale nel cambiamento (riorganizzare i tempi, gli spazi, le abitudini) e il lavoro psicologico nel cambiamento (euforia, ansia, gioia, stanchezza, attimi di positività ed attimi di pessimismo cosmico).
Come Nutrizionista (forte del pensiero che non si può predicare bene e razzolare male), ho cercato di non scombussolare lo stile alimentare, consapevole del fatto che una giusta alimentazione è un caposaldo fondamentale per fisico e mente, soprattutto durante le fasi “calde” del cambiamento e soprattutto in questo periodo storico dominato da una pandemia e dalle sue conseguenze psicosociali.
Tuttavia, come ho sempre ribadito, NON è sufficiente una corretta alimentazione. Certo, è vitale l’attività fisica (già fortemente e ingiustamente penalizzata ORA) e di fatto sono riuscita a mantenerla (lavori e trasloco a parte, ringrazio il mio lupo e le nostre camminate)… Eppure, manca ancora qualcosa. Negli ultimi tempi questa “mancanza” stava facendo capolino nelle mie fantasie mentali; in parte l’ho colmata con la certezza che finchè non si vive in sintonia con la natura ed i suoi ritmi, per il Benessere dell’uomo non c’è speranza… Lo dico e lo affermo con estrema onestà.
E tuttavia, oltre a rispettare una corretta alimentazione, oltre l’attività fisica, oltre a seguire le regole della Natura, sto intravedendo qualche altro tassello vitale.
La capacità di RIDERE. Da quanto tempo non fate una sana e rigorosa risata? Quella risata che parte dalla bocca e si estende agli occhi e tutti i muscoli facciali… Quella risata che colpisce gli addominali.. sana, pulita, spontanea…. Ridere scarica qualsiasi tensione, alleggerisce l’animo, ripulisce le cellule dalle tossine quotidiane. NON fatevi togliere la capacità di ridere. Anche da soli, come i matti… Che, poi, in fondo, chi sono i matti? Quelli che riescono a prendersi in giro e ridere per strada da soli, o i musi duri chiusi in un mondo di pregiudizi e doveri?
La MUSICA! Che enorme differenza sbrigare le faccende accompagnati dalla Musica piuttosto che dal silenzio (quello triste del vuoto) e accennare pure qualche goffo passo di danza!
La prossima volta che organizzerò uno schema alimentare, nella lista indicherò:
- Almeno una volta al giorno RIDERE
- Almeno una volta al giorno BALLARE (non serve essere Roberto Bolle)
Una grassa risata a tutti!
Dott.ssa Elena Maria Bisi