E’ molto tempo che non scrivo perché è molto tempo che preferisco non intasare di “rumore” aggiunto le menti delle persone.
Si sta leggendo ed ascoltando di tutto e di più, alcune cose corrette, altre meno, ma inevitabilmente tutte si perdono o vengono solo parzialmente assorbite.
Mi ritrovo a non aver molto da consigliare ed a vivere un periodo di demoralizzazione e di amarezza dovuto al fatto che, nonostante la situazione storica sia pregna di insegnamenti, le persone continuano imperterrite nella loro cecità. La pandemia è grave, ma ancora più grave è che non sta contribuendo ad aprire cuore e mente su tematiche essenziali, al contrario: si accentuano chiusura, diffidenza, egoismo.
Il primo insegnamento è: l’essere umano è delicato, limitato e fragile; vive come entità biologica meravigliosa ma che necessita di essere in sintonia con l’ambiente naturale. Il concetto di Salute non è solo connesso con l’assenza di patologie o di sintomatologie, ma è anche e soprattutto l’espressione migliore ed ottimale delle funzioni fisiologiche e psicologiche. E non ci siamo.
Non ci si muove abbastanza, non si rispettano i cicli del sonno (corretto), non si rispetta il bisogno del corpo di ritmi adeguati di fatica e riposo, non ci si immerge nella natura nel modo giusto, non ci si nutre correttamente, non si hanno relazioni interpersonali sane. Si vive in ambienti e città con altissimo tasso di inquinamento dell’aria, del suolo, delle acque e inquinamento sonoro. Non soddisfatti, quando ci si reca in ambienti più rurali ci si comporta come un esercito di distruttori. Da un punto di vista nutrizionale, ci si professa salutisti perché si riduce la carne, perché si usa il cerealino non raffinato, perché sborsiamo denaro per miracolosi integratori. Su questo background è del tutto logico che personaggi di dubbia professionalità facciano la propria fortuna spacciando diete, integratori e allenamenti come fossero droghe; di fatto sono droghe perché vincolano le persone che abboccano, generando caste e integralisti.
Ora fioccano consigli sulla migliore alimentazione per il sistema Immunitario, diete che a leggere bene sono tutte identiche, qualche parola cambiata, un titolo più accattivante, MA la stessa minestra (per giunta riscaldata). Nessuno dirà MAI che non serve ORA aggiustare qualche minima cosa nel modo di cibarsi per risolvere il grave tumore della società.
Prima o poi la curva pandemica si assesterà, scenderà, risalirà, poi svanirà, come tutte (e ribadisco tutte!) le cose in Natura; l’essere umano tornerà a non porsi più domande su “cosa mangiare in periodo Covid?” e le generazioni di malati proseguiranno, con o senza virus.
Sarebbe ora di aprire gli occhi!!! Di chiedersi per quale maledetto motivo i nostri comportamenti NON ci fanno stare bene e NON (solo) il cibo.
Dott.ssa Elena Maria Bisi