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Esiste sempre un collegamento tra gli esseri umani e gli altri animali; esiste perché, volenti o nolenti, gli esseri umani sono Animali, nonostante spesso tendano ad autodefinirsi “esseri superiori”.

Eppure, sarebbe sufficiente osservare per comprendere e dunque per agire nel modo corretto.

Uno di questi parallelismi lo noto ogni giorno, a volte in modo più marcato, avendo la fortuna di condividere le mie giornate con un Cane Lupo Cecoslovacco. Sto parlando di Educazione, ossia quella serie di piccole, semplici regole non scontante (ahimè).

La scelta di prendere un cane comporta delle responsabilità verso il cane, verso gli altri, verso sé stessi; non basta “aver passione o desiderio” di avere un “amico a quattro zampe”. Il cane non conosce a priori le regole della società umana e non ha il concetto del “giusto o sbagliato”, o meglio: ha il concetto del “positivo o negativo rispetto alla sopravvivenza”… Un cane ha un modo tutto canino di spiegarsi e di comprendere il suo ruolo gerarchico che, pur essendo affascinante, deve essere indirizzato in modo corretto rispetto al mondo dove lo si è portato a vivere.

Per educare un cane non basta amarlo: è necessario impegno, costanza, pazienza, coscienza e tanto, tanto lavoro. E’ ovvio che, amando il cane nella sua complessità, tutta la fatica diventa un viaggio meraviglioso, ma pur sempre di fatica e tempo si tratta. Non solo.. E’ necessario mettersi in discussione, provare, oltrepassare preconcetti, affrontare successi e immediatamente dopo fallimenti pesanti. Come ogni cosa nella vita, il percorso non è mai lineare.

Le stesse identiche regole valgono anche per l’essere umano. Non serve desiderare di “avere una forma perfetta” o “una vita sana” per ottenere il risultato: è necessario lavoro, impegno, costanza. E’ necessario conoscersi per comprendere i propri limiti e le proprie autogiustificazioni e lavorare seriamente per oltrepassarli. E’ un impegno. E’ come riscoprire la parte animale insita nel profondo, ed addestrarla per diventare la parte migliore di sè stessi.

Come nell’addestramento di un cane non si deve fare raffronti con altri cani (perché ciascuno è differente anche all’interno della medesima razza e quindi tutto va compreso nell’ottica anche dell’individualità), anche per l’essere umano non si possono fare raffronti con i modelli che vengono pubblicizzati in massa. Un cane che viene utilizzato per lavoro (forze dell’ordine, protezione civile, assistenza, “attori” nei film) hanno alle spalle ore ed ore di addestramento quotidiano; i personaggi pubblici perennemente snelli, tonici, privi di qualsiasi difetto (?) hanno alle spalle ore ed ore di allenamento quotidiano. Non possono essere questi i modelli di riferimento per le persone comuni. L’unico reale modello è la versione migliore di sè stessi, che TUTTI (cani e umani) possiedono.

Piccola precisazione: anche nel lavoro e nell’impegno è assolutamente doveroso ritagliare tempo per giocare e per riposare.. nel suo significato più Bello e Sano.

Dott.ssa Elena Maria Bisi

 

Categorie: Benessere