In misura proporzionale all’aumento della Celiachia è cresciuta la popolarità dei prodotti “gluten
free”. I suddetti prodotti non contengono Glutine, la proteina presente (in differenti percentuali) in cereali come grano, orzo, farro, segale, spelta, grano khorasan (noto come kamut) e in minima parte anche nel riso. Questa proteina causa sintomi quali emicranie, disturbi gastrointestinali, dolori muscolari, depressione, stanchezza; non assumendone più, tali disturbi si attenuano fino a scomparire.
Per la maggior parte delle persone, anche non celiache, fare uso di prodotti “gluten free” è diventato sinonimo di un corretto e sano stile di vita. La realtà è ben diversa!
Questi alimenti, studiati a tavolino, NON sono sani!
Per quali motivi?
- Anche se il Glutine è un potente infiammatorio, in questi prodotti “free” vengono aggiunte altre componenti che causano, a loro volta, infiammazione e mantengono la permeabilità intestinale: una condizione nella quale la parete intestinale (con i villi intestinali) viene più o meno danneggiata, con la conseguente incapacità di fare da filtro rispetto alle sostanze più o meno tossiche che l’organismo assume e che, non venendo più espulse, entrano in contatto
con i sistemi corporei; - I “gluten free” sono ad alto contenuto di zuccheri, conservanti ed additivi in modo da garantirne la conservazione e la consistenza;
- Contengono generalmente ingredienti come riso, mais, sorgo, soia, quinoa, patate, olio di semi, gomma di xantano, gomma di guar…. Tutti elementi che spingono inevitabilmente una risposta infiammatoria portando l’organismo ad una infiammazione sistemica.
Pertanto, che sia presente o meno una patologia celiachia, il modo migliore per garantire l’integrità intestinale ed evitare stati infiammatori cronici è NON assumere farine e cereali, in modo marcato NON assumere prodotti processati e raffinati.
Dott.ssa Elena Maria Bisi
Biologa Nutrizionista
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