In questo primo giorno d’Autunno piovoso e grigio mi sono posta una domanda quasi “esistenziale”: perché cerco di aiutare le persone nel migliorare la propria alimentazione?
Onestamente, una risposta lineare non l’ho trovata e probabilmente più passa il tempo e meno la troverò.
Il motivo iniziale, anni fa, che mi hanno spinto ad intraprendere questo percorso fu quello di ripristinare un certo ordine nel caos delle informazioni spesso errate, non etiche, poco scientifiche e soprattutto poco consone alla natura ed alla biologia.
In realtà, qualcosa di concreto, di assoluto e di sicuramente valido in ambito nutrizionale… NON c’è! Esistono studi e ricerche e dati estrapolati che molte volte sono manipolati da grandi multinazionali … Esistono linee guida corrette sulla carta ma che nei fatti, su alcune persone, NON funzionano.
Un mio professore, anni fa, fece una dichiarazione molto saggia: “Fate attenzione a come parlate alle persone e cosa dite alle persone, perché per quanto corretta sia l’informazione esiste sempre il rischio di creare disturbi alimentari in coloro che, prima di entrare nel vostro studio, non ne avevano!”.
Il lavoro dell’educatore (perché io desidero definirmi tale, non “colei che fa le diete”!) è complesso… un continuo oscillare attraverso i ritmi biologici e psicologici dell’essere umano.
E’ verissimo che “siamo quello che mangiamo”… ma più proseguo in questa missione, più ho la certezza che il corpo non si nutre di solo cibo… anzi, pensare solo ed esclusivamente al cibo, alle calorie, al biologico, all’integrazione, a cosa fa bene e cosa fa male a lungo termine genera uno stato di ansia e dipendenza e chiusura mentale che sono decisamente peggio di una torta con panna!
Questa consapevolezza mi sta portando a rivedere le mie priorità ed il mio approccio alla Nutrizione, per educare me stessa e le persone che seguo al corretto funzionamento del corpo e della mente in linea con i REALI cicli biologici, che allo stato attuale delle cose sono completamente sfasati.
In conclusione, chiedo perdono se ogni volta che mi viene posta la domanda: “Che ne pensi della cheto? Che ne pensi della Dunkan? Che ne pensi del professor X?” mi innervosisco e inizio ad avvertire una persistente orticaria!
Più Leggerezza a tutti!!! Anche per la sottoscritta!
Dott.ssa Elena Maria Bisi