Equilibrio: questa è la parola d’ordine del fitness e del body building. Un allenamento in cui si esclude un qualsiasi gruppo muscolare è un allenamento incompleto, e questo, a meno che non si abbiano esigenze eccezionali riguardanti discipline sportive specifiche, è deleterio per la forma fisica. Purtroppo, come ben sanno i personal trainer, l’allenamento delle gambe è spesso sottovalutato e accantonato dai non addetti ai lavori, in favore dei muscoli più visibili come quelli del busto e delle braccia.
A volte le motivazioni sono completamente irrazionali: non è raro trovare chi scarta l’allenamento delle gambe perché convinto che basti una partita di calcio alla settimana per mantenerle in salute. Con un’analisi poco più approfondita ci si accorge come la buona forma delle gambe sia imprescindibile per ogni essere umano, trattandosi di una sezione del corpo coinvolta in qualsiasi azione di movimento. Cerchiamo di fare chiarezza sul concetto.
Chimica e fisica: le nostre gambe secondo la scienza
Chi si avvicina per la prima volta al body building, in gran parte dei casi, è spinto da motivazioni estetiche. Naturalmente la salute dei muscoli e delle articolazioni nelle gambe (così come in tutto il resto dell’organismo) è un valore che va ben oltre ciò che i nostri occhi vedono.
Durante e dopo l’allenamento, all’interno dei muscoli avvengono dei processi chimici di enorme importanza, come la produzione di ormoni; visto che questo fenomeno parte dalle ghiandole di secrezione, che non si trovano nelle gambe, si crea una vera e propria “cascata” ormonale che coinvolge anche tutto il resto corpo. Al tempo stesso, con il miglioramento dell’efficienza delle gambe, si interviene nella coordinazione e nelle dinamiche che governano le nostre abilità motorie, aumentando la forza fisica generale e il senso di benessere.
