C’è qualcosa che possiamo imparare in questo periodo estremamente difficile?
Credo di sì. Premetto che chi scrive è una persona amante della propria libertà che si trasforma in un animale in gabbia quando non ha la possibilità di vivere all’aperto, a contatto con parchi, sentieri, montagne o colline; ne consegue che le mie riflessioni sono state e sono delle rivelazioni vissute sulla pelle.
Desidero scrivere questo articolo non tanto per dare dei consigli su cosa mangiare, su quanto allenarsi o su come gestire uno stile di vita sano, quanto piuttosto per dare degli spunti per rivedere le priorità.
- Riordinare casa a fondo. In questi giorni sto letteralmente “rovesciando” casa per fare ordine e pulizia. E’ catartico. Il lavoro domestico è un lavoro fisico che impegna ed ha una valenza psicologica. Tutti accumuliamo nel corso del tempo tante, troppe cose materiali che riviste nell’ottica di questo periodo perdono importanza e si trasformano in zavorre. Credo che dovremmo imparare tutti a “viaggiare più leggeri”.
- La qualità del tempo. Per le varie ordinanze, in questo periodo sono costretta a ridurre drasticamente la strada che faccio con il mio Cane Lupo Cecoslovacco. Inizialmente ho vissuto un attimo di profonda rabbia, non rivolta a qualcuno in particolare… una rabbia profonda dettata dalla compassione verso queste creature libere. Poi ho studiato la situazione ed ho trasformato la rabbia in qualcosa di costruttivo. Le brevi uscite con il cane sono di alta qualità (o almeno ci provo). Assaporo ogni centimetro percorso, con la gioia di percorrere i pochi metri con la massima apertura di cuore e testa. Giochiamo, ci addestriamo…. E accade la magia… accade che quei minuti di qualità si riflettono negli occhi contenti del mio lupo.
- La qualità del cibo. Non ho mai amato fare compere nei supermercati e di certo in questo periodo ancora meno. Ci sono macellai, fruttivendoli, botteghe che offrono ancora la possibilità di prodotti buoni, che possono essere cucinati a casa, col giusto tempo e i giusti ingredienti. Non solo: in queste botteghe c’è ancora la voglia e il piacere di scambiare qualche parola umana, in un mondo dove le parole sono armi taglienti.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, il concetto del Momento. Ho terminato da poco il libro “Il Lupo e il Filosofo” di Mark Rowlands (lo consiglio vivamente) e c’è un capitolo tutto dedicato alla differente visione del Momento tra la scimmia Uomo ed il Lupo. In breve, il più grande difetto dell’uomo è che considera il momento come un lieve passaggio tra passato e futuro, perdendo il valore del momento stesso. I lupi vivono il momento in sé, senza sporcarlo con ciò che è stato e ciò che sarà o potrà essere. Mi rendo conto che il concetto è difficile e che sono l’ultima persona in grado di spiegarlo; tuttavia, in questi giorni, in alcuni piccoli istanti, riesco a percepire questa forma sublime di Attimo.
Dott.ssa Elena Maria Bisi