Molti anni fa lessi il libro dal quale oggi ho preso spunto per il titolo di questo articolo. Il libro (“Lo Zen e l’arte di riparare una motocicletta”) è un viaggio meraviglioso sia fisico che introspettivo, con scenari complessi e affascinanti che toccano vari aspetti della vita, della società, dell’introspezione e del cammino di una persona.
Perché questo titolo?
In principio lo spunto voleva essere ironico, e lo è ancora; per quanto si viva in un mondo bombardato di notizie e di informazioni, nessuno può davvero dire di aver trovato risposte adeguate ai propri bisogni, anzi: ci si muove in circolo rimanendo sempre nello stesso punto, talvolta con qualche problema in più, il quale a sua volta porta ansia, irritazione ed insoddisfazione. Quindi, decidere di intraprendere un percorso di riequilibrio alimentare pare del tutto identico ad un percorso di introspezione e meditazione Zen!
Ma come ogni buona ironia cela aspetti della verità, anche in questo ambito il paragone suddetto ha un fondo di realtà: intraprendere un percorso volto al miglioramento del proprio corpo è un evento che coinvolge prima di tutto la mente e la consapevolezza.
Chiunque si accinga ad “aggiustare” una motocicletta sa bene sin dall’inizio quali strumenti possedere; ormai quasi tutti quelli che si apprestano ad osservare la propria alimentazione sanno (?) quali sono le basi fondamentali. Riassumendo, per l’ennesima volta:
- rispettare i pasti
- assumere sempre proteine con carboidrati con grassi
- evitare lo zucchero e tutti i prodotti che lo contengono
Semplice…. O no?
Il problema è che il corpo umano NON è una motocicletta; non si può ridurre ad un semplice calcolo matematico di calorie (ingerisco X brucio Y).
Le calorie NON sono tutte uguali e la biologia insegna che le risposte del corpo sono una rete di segnali ormonali, chimici e quindi metabolici legati alla qualità di ciò che viene ingerito.
E’ necessario rifornirsi di CIBO VERO. Esattamente come un viaggio, il percorso verso la sana alimentazione parte dalla riscoperta del cibo, dei mercatini, dei macellai, dell’ortofrutta…..
Esattamente come un viaggio lungo una strada immersa nelle meraviglie della Natura, il percorso verso il Benessere deve prevedere una presa di coscienza delle proprie motivazioni, del ritmo cadenzato della propria natura di essere umano, del rispetto del silenzio (al bando le chiacchiere del mondo del commercio e dei “guru sponsorizzati”!), del riposo, delle stagioni.
Prevede inoltre una sana rivisitazione delle personali relazioni sociali: i rapporti sani inevitabilmente dovrebbero condurre verso un percorso di crescita positiva e NON verso l’autodistruzione basata sulle cattive abitudini per riempire “vuoti”.
Buon viaggio!
Dott.ssa Elena Maria Bisi