Settembre è arrivato e tutti siamo rientrati dalle ferie.
La fase più difficile in questo periodo è il sintonizzarsi con i ritmi lavorativi di tutti i giorni, soprattutto se si ha avuto la fortuna di godere per qualche giorno di giornate serene e depurative. La sottoscritta rientra in questa categoria: è onestamente molto frustrante riprendere le giornate lavorative, il traffico, gli impegni, gli incastri, i rapporti con le persone a loro volta immerse nella frenesia della routine, mentre i vestiti lavati dall’ultima vacanza riportano alla mente paesaggi e ritmi naturali.
Ogni volta io stessa mi faccio una promessa, che vorrei condividere; è un impegno che desidero mantenere quanto possibile per rispetto della Salute (mia e degli altri), che ha la priorità su qualsiasi altra cosa e che suggerisco prima ancora della perdita dei chili (eventualmente) accumulati con le ferie.
La promessa è: mantieni la cadenza delle vacanze anche nella vita quotidiana.
Ora, è doveroso che mi spieghi meglio chiarendo cosa sono state, per me, le vacanze: vita in Carinzia (Austria), in un appartamentino, immerso nel verde delle montagne. Ogni singolo giorno, sveglia al mattino presto, colazione (del tutto identica a quella di casa), preparazione degli zaini, camminate per sentieri (silenzio, verde, salite, discese), rientro, spesa per la cena, rilassamento, passeggiata prima di cena, cena, buon libro, nanna. Lo sgarro che mi sono concessa è stato qualche bicchiere di vino in più.
Il risultato di questo ritmo è stato duplice: psicologicamente una depurazione da ogni ansia, pensiero negativo, preoccupazione, la presa di coscienza che ogni cosa ha un suo giusto posto nell’ordine naturale, che la velocità e la fretta NON portano in alcun luogo (né fisico né mentale); fisicamente (fatica a parte) una maggior tonicità, una prestazione crescente giorno dopo giorno. Mente e corpo si sono allineate naturalmente.
Da un punto di vista nutrizionale, onestamente non sono stata ossessivamente attenta o critica nei confronti di quanto ingerivo; ovviamente, sempre nel rispetto della biochimica e della salute, optavo per proteine dalle uova (per il mattino), da sgombro o sardine in scatola con qualche strip di carne secca nello zaino durante le camminate, e da quanto mi “ispirava” maggiormente per la cena.
L’idea che ho sempre gradito e consiglio ogni volta che sono all’estero (soprattutto in questi Paesi) è quella del “piatto unico”: una composizione unica dove si trovano proteine (manzo, maiale, pollo e anche cinghiale, o pesce di lago) con carboidrati quali carote, zucchine, cetrioli, insalata, crauti e … mele! Mele fresche a fettine nell’insalata, mele grigliate in accompagnamento a carne alla griglia. Come grassi, oltre a quelli provenienti dalle proteine animali, ho concesso a me stessa il gusto del burro speziato.
L’idea del piatto unico non è difficile da conservare anche al rientro della vacanza, magari variando maggiormente la scelta della tipologia di proteine (con più pesce) e dei carboidrati, e scegliendo il nostro santissimo olio extravergine di oliva!
L’aspetto più difficile è mantenere il senso di pace ed i ritmi più naturali. Come fare?
Consiglio: i primi periodi scrivere un diario degli effettivi impegni giornalieri. Sicuramente lo spazio per garantire quotidianamente esercizio fisico e camminata si trova.
Un passo decisivo è cercare di comprendere che non tutti gli impegni che si hanno sono davvero fondamentali, che alcune cose sono di “sovraccarico” e non di aiuto, che spesso si “spreca tempo cercando di gestire il tempo”.
E appena possibile, immergersi in una zona verde (un parco, un percorso) per riattivare TUTTI i ritmi biologici.
Buon rientro!
Dott.ssa Elena Maria Bisi