Il giorno 15 Marzo molti giovani hanno manifestato nelle piazze per la grave situazione ambientale; nessuno può ignorare che lo sfruttamento delle risorse ed il pessimo comportamento umano stanno minando profondamente il Pianeta, ma soprattutto stanno minando alle basi lo stesso genere umano.
Molte patologie, molti disturbi anche quotidiani, siano essi fisici ma anche psicologici (malesseri, sensazione di vuoto, di inadeguatezza, di insoddisfazione, rabbia, depressione) sono il segnale che decisamente qualcosa NON VA.
Se scendere in piazza e manifestare può non essere un’azione per tutti, il prendersi cura OGNI GIORNO del proprio stile di vita riguarda ciascuno di noi.
Perché scrivo questo, io che dovrei occuparmi di nutrizione?
Molto semplicemente perché il comportamento alimentare che ciascuno di noi adotta, si riflette su piccola e larga scala in tutto l’ambiente.
Cosa dobbiamo mangiare, per quanti giri e giravolte si possano fare, alla fin fine lo sappiamo tutti; è la qualità dei prodotti che si acquistano a fare la differenza!
Con questo non intendo assurdità come bandire la carne perché l’allevamento animale inquina l’ambiente! Sono perfettamente conscia che certe mie affermazioni possono essere criticate, ma da brava Biologa e amante della Natura non posso in tutta coscienza rinnegare la natura stessa dell’essere umano e le sue necessità nutrizionali; oltre tutto, fatto che QUASI NESSUNO evidenzia e mette a disposizione del pubblico, i dati che vengono riportati in merito all’inquinamento ambientale da parte dell’allevamento si riferiscono all’allevamento intensivo che costituisce il 93% della produzione mondiale (sistema di allevamento nocivo e innaturale reso possibile dalla produzione industriale di antibiotici). Inoltre, i dati fanno sempre riferimento a tutto il ciclo di vita del prodotto, a partire dall’aratura dei campi, la semina, la concimazione, la raccolta fino alle farine di mais e soia con le quali vengono nutriti gli animali (al posto del loro alimento naturale: l’erba!).
Quindi, imparare a nutrirsi correttamente, per il benessere personale e di tutto l’ambiente (senza per forza scendere nelle piazze) deve partire da qui: scegliere prodotti la cui provenienza non sia da allevamenti intensivi, non sia il frutto di un profondo allontanamento dalla Natura. Noi, tutti noi, SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO seguendo una catena meravigliosa che coinvolge TUTTO L’ECOSISTEMA.
Dott.ssa Elena Maria Bisi
Biologa Nutrizionista
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